Giuseppe Incorpora, nato nel 1834, cominciò a sperimentare per diletto la fotografia, arte allora agli albori, brevettata presso l’Académie des Sciences di Parigi nel 1939. Entrato in contatto con gli Artibali, cugini dei Florio, e diventato grande amico di don Lauro, figlio dello speziale Marco, ebbe modo di produrre dagherrotipi nella sua farmacia di via dei Materassai, aperta dai Florio nel 1838 (cfr. Benito Li Vigni, La dinastia dei Florio, Roma, Sovera Edizioni, 2013, p. 32). Tra i reperti della Collezione Incorpora se ne conserva uno, il ritratto di Salvatore Pagano realizzato nel 1859, che si esponeva nell’atelier insieme alle fotografie dei Reali europei, di Garibaldi e al “tre quarti al vero” di donna Franca Florio.
Salvatore Pagano, nel 1848, insieme ai vecchi patrioti come Ruggero Settimo e un gruppo di giovani entusiasti, affascinati dalle idee libertarie di Mazzini e Crispi, partecipò alla rivolta che esplose il 12 gennaio 1848 alla Fiera Vecchia, oggi piazza Rivoluzione, contro le iniquità del Governo. I congiurati, inseguiti dagli sbirri borbonici, si diedero alla fuga e alla clandestinità e Salvatore Pagano, ricercato dalla polizia, trovò rifugio e protezione a casa Incorpora fino al ritiro delle truppe borboniche dalla Sicilia e all’istituzione di un governo provvisorio della libertà. L’anno successivo i Borboni riconquistarono l’isola, iniziò la repressione e Salvatore Pagano fu arrestato e tradotto a Napoli dove scontò la pena inflittagli nelle carceri dell’isolotto di Nisida.
Liberato dopo l’amnistia rientrò a Palermo e cominciò a frequentare casa Incorpora diventando intimo amico di Giuseppe. Nacque così la storia d’amore fra Pepè e Rosina, sorella quindicenne di Salvatore, fortemente osteggiata dalla madre di lei che il marito, funzionario borbonico, morendo aveva lasciato in miseria ma ricca di figli da allevare e alterigia borghese che di mal occhio vedeva il giovane figlio di padre ignoto e di tre donne che di mestiere prestavano denaro, ma senza avvenire. Nel maggio 1860 sarà proprio il cognato patriota Salvatore Pagano ad accreditare presso il comando rivoluzionario Giuseppe, che poté ritrarre Garibaldi nel suo alloggio a Porta Nuova.
Racconti di famiglia tramandati di generazione in generazione fino ai giorni nostri, ricostruite sulla base di documenti, diari, appunti, testimonianze…



Tutte le immagini delle seguenti gallerie tematiche fanno parte della Collezione Incorpora…